MANIFESTO ARTISTICO
Ovvero l'arte dei dottori cosmici, il potere dei simboli e dei colori.
Nell'esplorazione della mente umana, la razionalità ha i suoi limiti, non c'è una sola realtà una sola visione del mondo e dell'universo; esistono illimitate possibilità di percezione, com'esistono infiniti mondi paralleli; la spazialità della fabbrica mentale è sempre una lezione di straordinaria importanza e il nostro modo di dipingere è sempre rivolto alla ricerca della luce. Il rinascere come spazio mentale impartisce una lezione di futuro e d'apertura.Il subcosciente è un luogo per il riposo" ma in senso attivo", ogni messaggio è pieno di stimoli e sensazioni differenti. La nostra pittura fantastica è una finestra sull'infinito che lascia liberi gli orizzonti mentali,quasi una forma di meditazione tra il pittore e le stelle.Poichè l'uomo non solo non conosce l'universo, ma neanche se stesso poichè le cause dei suoi moti risiedono in una zona inesplorata del nostro io (il subcosciente) che sfugge ad una qualsiasi conoscenza; ed è a questa conoscenza che la corrente pittorica "del realismo fantastico cosmico" ovvero dei dottori cosmici cercano di avvicinarsi per cercare di vedere l'invisibile è la considerazione del primato della realtà immaginaria su quella percepita
Giuseppe Del Gobbo
Ovvero l'arte dei dottori cosmici, il potere dei simboli e dei colori.
Nell'esplorazione della mente umana, la razionalità ha i suoi limiti, non c'è una sola realtà una sola visione del mondo e dell'universo; esistono illimitate possibilità di percezione, com'esistono infiniti mondi paralleli; la spazialità della fabbrica mentale è sempre una lezione di straordinaria importanza e il nostro modo di dipingere è sempre rivolto alla ricerca della luce. Il rinascere come spazio mentale impartisce una lezione di futuro e d'apertura.Il subcosciente è un luogo per il riposo" ma in senso attivo", ogni messaggio è pieno di stimoli e sensazioni differenti. La nostra pittura fantastica è una finestra sull'infinito che lascia liberi gli orizzonti mentali,quasi una forma di meditazione tra il pittore e le stelle.Poichè l'uomo non solo non conosce l'universo, ma neanche se stesso poichè le cause dei suoi moti risiedono in una zona inesplorata del nostro io (il subcosciente) che sfugge ad una qualsiasi conoscenza; ed è a questa conoscenza che la corrente pittorica "del realismo fantastico cosmico" ovvero dei dottori cosmici cercano di avvicinarsi per cercare di vedere l'invisibile è la considerazione del primato della realtà immaginaria su quella percepita
Giuseppe Del Gobbo
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